
Fra Simplicio, icona del frate erborista, si raccoglie nella sua spezieria ricavata in un angolo dell’antico Convento, per applicarsi nello studio delle piante e nella lavorazione dei rimedi per la salute. Solitamente, dopo la preghiera e le piccole occupazioni religiose di fraternità, dedica un tempo mattutino per la conoscenza e la raccolta delle piante officinali e aromatiche che crescono spontanee nella Riserva naturale vicina al Convento (la “Selva”); nelle ore pomeridiane poi si dedica alla trasformazione delle virtù delle piante in preziosi medicamenti per la salute dei frati e di tutto il popolo del paese.

IL MORTAIO
Lungo i secoli i materiali utilizzati per i mortai sono stati tra i più vari: marmo, rame, terracotta, legno…Ma è il bronzo la lega che garantisce la migliore qualità per la realizzazione di un mortaio davvero adatto al lavoro dello speziale. Il mortaio in bronzo, infatti, garantire resistenza e impermeabilità affinché le sostanze umide delle piante non siano assorbite durante la pestatura.

I VASI DI MAIOLICA
Il vaso speziale ha essenzialmente una funzione di custodia delle erbe essiccate, polveri, unguenti…tutti prodotti da conservare e da ritrovare in maniera facile nella bottega o nella spezieria, nel quale va riportato fedelmente il nome della sostanza o del rimedio custodito al suo interno.
Nella spezieria di fra Simplicio è possibile ammirare alcuni esemplari da collezione, per lo più in stile Albarello.

IL CANESTRO

IL VASO DELLE TISANE
L’esemplare che si può ammirare rappresenta una tipologia di vaso in ceramica, con il coperchio largo per un facile prelievo delle erbe, specifico per la conservazione di fiori di Brughiera, terreno caratterizzato da una vegetazione ricca di piante erbacee e arbustiva. Per tale importante tipologia di miscugli è stato decorato a mano, pur con una semplice cromatura e decorazione che tuttavia lo rende facilmente individuabile e dall’ornamento gradevole.

LA CIOTOLA DELLE SPEZIE

LA TINTURA MADRE
In questo esemplare di bottiglia in vetro si possono notare le caratteristiche principali di questo contenitore adatto alla conservazione di una tintura madre: le piccole dimensioni (in genere si impiegano gocce di tintura per singola somministrazione diluita in poca acqua), il colore scuro per evitare la degradazione delle sostanze date dall’esposizione alle fonti di luce e l’etichettatura (nome della specialità e data di produzione).

IL DISTILLATO DI VINO
Il distillato come medicina rivitalizzante, denominata “acqua ardens” (acqua artente o che brucia) e poi ribattezzata “acqua vitae” (acqua di vite), sin dal medioevo pertanto è stato un rimedio di sicuro per ogni necessità, anche in forma di miscelazione tra le diverse tipologie.

LAMPADA AD OLIO IN CERAMICA
La luce artificiale delle lampada ad olio offrivano un’alternativa molto funzionale alla luce delle candele e davano maggiore resa nel tempo, elemento molto importante nelle occupazioni di studio o lavoro.
Il frate speziale la riempiva per 3/4 di olio naturale vegetale, ne attendeva l’assorbimento dell’olio da parte dello stoppino e infine lo accendeva dall’altra estremità.

RAMETTO DI SALVIA ESSICCATA
Anticamente era abitudine comune appendere rametti di piante in luoghi freschi e ventilati per essiccarle e conservarne le qualità naturali.
Anche nella sua spezieria fra Simplicio appendeva rametti di salvia o rosmarino per l’uso proprio dell’attività erboristica, raccolti nel proprio orto del convento o nella vicina selva della riserva naturale. Si faceva molta attenzione a raccogliere le erbe medicinali ognuna nel proprio tempo di massima ricchezza di principi vitali presenti (tempo balsamico).

ANFORA PER L’OLIO
Questo prezioso strumento di trasporto in forma affusolata e globulare serviva per la conservazione di prodotti alimentari liquidi come il vino, l’olio, il miele…
Nella spezieria se ne conserva un antico esemplare.